Voci di Sicilia a Londra: Rosa Balistreri e Carmen Consoli

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Londra febbraio ’25 – Bellissimo evento organizzato dal Consolato Italiano di Londra, che porta alla luce nei cieli della capitale britannica, attraverso la straordinaria voce di Carmen Consoli, la grande storia di Rosa Balistreri. Un’artista siciliana che, come tanti conterranei, ha dovuto lasciare la propria terra per trovare altrove casa e successo. Una storia di emigrazione, talento e resilienza, che continua a parlare al cuore di chi ancora oggi

Chi era Rosa Balistreri?

Una voce che ancora oggi riecheggia tra i vicoli assolati della Sicilia, ruvida e piena di dolore, come la terra che l’ha generata. È quella di Rosa Balistreri, nata a Licata nel 1927, in una famiglia semplice, figlia di un falegname e di una casalinga. Una voce che non cantava solo canzoni, ma raccontava la vita vera: la fame, la violenza, il riscatto, la rabbia.

Dotata fin da giovane di un timbro vocale forte e inconfondibile, Rosa riuscì a trasformare un’esistenza segnata dalla povertà e dalle tragedie familiari in arte pura. Dopo un matrimonio combinato con Giacomo Torregrossa, segnato da abusi e umiliazioni, tentò di ucciderlo in un gesto disperato e subito si costituì. Fu condannata e rinchiusa in carcere. Gli anni successivi furono segnati da lavori umili, finché a causa di alcune provocazioni di natura sessuale subite da un sacerdote dove lavorava, rubò l’incasso delle offerte e trovò rifugio a Firenze insieme al fratello Vincenzo.

Fu proprio nella città toscana che Rosa incontrò l’arte e la cultura. Grazie al pittore Manfredi Lombardi, suo compagno per oltre un decennio, entrò in contatto con grandi nomi della cultura italiana come Ignazio Buttitta, Mario De Micheli e soprattutto Dario Fo, con cui partecipò a Ci ragiono e canto, spettacolo-manifesto della canzone popolare. Fu proprio a Firenze che da adulta imparo’ a leggere e scrivere.

Rientrata in Sicilia nel 1971, ormai artista affermata, continuò a portare in scena la forza cruda della sua terra. Cantò nei teatri, nelle piazze, alle feste dell’Unità. Collaborò a lungo con il compositore Mario Modestini, che scrisse per lei alcune delle sue ballate più celebri.

La sua voce non fu mai addomesticata: era un urlo trattenuto, un canto che affondava nella memoria di una Sicilia antica, fatta di soprusi e dignità. Morì nel 1990, a 63 anni, dopo un ictus durante una tournée in Calabria. È sepolta nel cimitero di Trespiano, a Firenze.

Grazie alla peculiarita della sua voce e l’amore per la Sicilia che i suoi brani sono stati ripresi da Carmen Consoli mettendo in scena uno spettacolo meraviglioso presso il teatro Britten Theatre lo scorso 7 febbraio 2025.

“Terra ca nun senti” – Carmen Consoli incanta Londra con la voce della Sicilia

Carmen Consoli ci sorprende a Londra con uno spettacolo che ha emozionato profondamente. Con la sua voce, riesce a riportarmi nella mia Sicilia, semplicemente chiudendo gli occhi. Il suo canto, fatto di descrizioni minuziose, evoca luoghi, profumi e sensazioni che appartengono alla nostra terra. È come vedere, con l’anima, quei paesaggi magici e incantevoli.

Poi accende un fuoco. Un fuoco forte, viscerale, quello di chi è partito e sa di non poter più tornare davvero. Lo esprime con il brano Terra ca nun senti (“Terra che non sente”), che vi invito ad ascoltare con attenzione profonda. È un brano capace di far piangere anche chi le lacrime non le ha più pensado alle proprie radici che sono state espiantate per causa maggiore e impiantate altrove.

Durante la serata, Carmen ha reinterpretato anche altri brani di Rosa Balistreri e Franco Battiato, tutti eseguiti in dialetto siciliano – un dialetto che, per noi, è vera e propria lingua madre, Ma anche brani suoi di repertorio dei piu’ famosi come “Parole di Burro”, “l’Ultimo Bacio” “Amore di Plastica” giusto per ricordarne qualcuno.

Mi sono ritrovata in mezzo a persone illustri: Carmen Consoli, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, Il Console e viceconsole avvocati, notai, amici e figure di rilievo nella società… e forse, sì, ero l’unica “scappata di casa” tra loro.

Un grazie enorme a chi mi ha permesso di tornare a casa, anche solo per un po’, attraverso la musica. E un grazie speciale ad Alessandro, amico intimo di Carmen Consoli, che dietro le quinte mi ha dato l’opportunità di stringere la mano a questa meravigliosa artista. Ho avuto la possibilità di dirle “grazie” per una serata davvero indimenticabile, piena di emozioni e di persone speciali.

Un concerto in formula privata che ha toccato il cuore di tutti e una grande artista, con il sangue e l’anima della Sicilia.

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