Onorare la Terra attraverso l’Arte: la mia esperienza alla mostra MAMA “Madre Natura” al MAXXI

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Roma – (di Francesca Giacomini)

Ho avuto l’immenso onore di partecipare al progetto artistico internazionale itinerante MAMA ‘Mother Nature’—una straordinaria iniziativa globale che promuove la tutela dell’ambiente attraverso il linguaggio universale dell’arte. Lanciato da Leyla Aliyeva, Vicepresidente della Fondazione Heydar Aliyev e fondatrice di IDEA (International Dialogue for Environmental Action), insieme a sua sorella Arzu Aliyeva, direttrice del Baku Media Center, il progetto è stato inaugurato per la prima volta al Centro Heydar Aliyev di Baku il 14 novembre 2024, in concomitanza con la COP29.

Francesca Giacomini, Leyla Aliyeva Vicepresidente della Fondazione Heydar Aliyev e fondatrice di IDEA (International Dialogue for Environmental Action) e Arzu Aliyeva direttrice del Baku Media Center

Da Baku al Bahrain, ora a Roma per la primavera, questa potente esposizione è organizzata da IDEA Public Union e dal Centro Heydar Aliyev. Riunisce 55 artisti provenienti da 28 paesi, uniti da un messaggio comune: proteggere il pianeta per le generazioni future. La mostra presenta 127 opere, tra installazioni digitali, dipinti, grafiche e sculture. Ogni creazione esplora il legame sacro tra l’umanità e la natura—un vincolo che oggi appare sempre più fragile di fronte alle sfide ambientali contemporanee.

Al centro di questo progetto c’è una parola universale: MAMA. Spesso la prima parola pronunciata da un bambino rappresenta l’amore incondizionato, la sicurezza e l’origine della vita. La mostra reinterpreta magnificamente il concetto di “Madre Natura” come la nutrice per eccellenza—resiliente, generosa e al contempo vulnerabile. Come una madre protegge istintivamente il proprio figlio, anche noi dobbiamo imparare a proteggere il nostro pianeta con la stessa dedizione profonda e istintiva.

Arzu Aliyela, Leyla Aliyeva, Fidan Kim. Opera di Fidan Kim “Phantasmagoria”

Sono profondamente grata di essere stata invitata personalmente dalla mia amica Leyla a partecipare a questa straordinaria esposizione al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, una delle principali istituzioni culturali d’Europa. Leyla non è solo una leader visionaria e una convinta sostenitrice dell’ambiente—è anche un’artista di talento, e per me è come una sorella dell’anima. Le sue opere sono profondamente poetiche, intrise di simbolismo, numerologia e di un senso di meraviglia infantile. Le sue tele sembrano portali—mondi onirici intrecciati con magia, anima e il ritmo universale dei numeri, come l’uso ricorrente del 111, simbolo di allineamento e risveglio spirituale.

Opera “Mother Nature” di Aydan Nabizade

Il progetto celebra anche la forza creativa della famiglia di Leyla. Sua sorella Arzu ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa visione, portando passione, innovazione ed eleganza in ogni dettaglio della mostra—con il pieno sostegno della Fondazione Aliyeva. Ancora più toccante è stata la partecipazione della nuova generazione di artiste: le loro figlie.

Opera della figlia di Arzu, Aziza

Una delle opere più commoventi è stata quella realizzata dalla figlia di Leyla, Amina—un vivace dipinto della bandiera azera, ricco di colori accesi, una mezzaluna e una stella. Emanava orgoglio nazionale e un profondo legame emotivo con la sua terra, l’Azerbaigian. La visione di una bambina sul proprio Paese—innocente, pura e potente. (Baku, una città che personalmente amo e sento profondamente nel cuore e nell’anima, così come il suo popolo ~ Баку Люблю)

Opera della figlia di Leyla, Amina

Ugualmente affascinante è stata l’opera della figlia di Arzu, Aziza—una rappresentazione scintillante di due tigri, simboli di forza ed equilibrio, circondate da una luce brillante. Esprimeva la dualità dell’energia maschile e femminile—yin e yang in perfetta armonia—catturando la potenza indomita e la grazia della Madre Natura stessa.

Tra le mie opere preferite in mostra:

  • La tela visionaria di Aydan Nabizade, un’opera intricata e misteriosa che sembrava un enigma filosofico—innovativa e intellettualmente magnetica.
  • Phantasmagoria di Fidan Kim—un dipinto ipnotico ispirato a una famiglia giapponese con due gemelle, che fonde emozione, memoria e immaginazione in un’espressione onirica.
Opera di Leyla Aliyeva

Essere circondata da opere così diverse e profondamente evocative è stata un’esperienza che ha nutrito l’anima. Questa non è stata solo una mostra—ma una meditazione condivisa, un atto collettivo di creazione, una conversazione globale che attraversa culture e generazioni.

Avvocata Laura Mattarella Figlia del Presidente della Repubblica Italiana

Il progetto MAMA è una testimonianza del potere trasformativo dell’arte. Ci ricorda che la bellezza—quando carica di significato—può diventare un catalizzatore di guarigione, consapevolezza e cambiamento. E attraverso questo viaggio, ci viene ricordato che non esiste nulla di più naturale, più potente o più urgente dell’istinto di proteggere ciò che amiamo.

di Francesca Giacomini

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