In un’epoca in cui le esperienze definiscono la fedeltà e la percezione di un brand, Serena sta creando un nuovo standard: uno in cui la strategia parte dall’emozione, e la connessione genera risultati concreti. Nata e cresciuta in Italia, oggi vive a Londra, dove unisce creatività, precisione e intelligenza emotiva per progettare esperienze di marca immersive, capaci di lasciare un segno e generare impatto duraturo.

“Per me, la strategia inizia con l’emozione. Se le persone non provano nulla, non ti ricorderanno—e di certo non si fideranno di te.”
Questa convinzione l’accompagna fin dall’inizio. Cresciuta in una famiglia dove l’ospitalità, l’estetica e l’attenzione ai dettagli facevano parte della quotidianità, Serena ha sviluppato una naturale sensibilità per ciò che fa sentire le persone davvero coinvolte. Ma è stata sua madre—accogliente, intenzionale, empatica—a insegnarle che la vera forza sta nella connessione emotiva.
“Mi ha insegnato che la bellezza è importante, ma è l’emozione ciò che resta. Ed è questo che porto in tutto quello che faccio.”
Queste basi sono diventate molto più di un’ispirazione creativa: si sono trasformate in uno strumento concreto per fare impresa. Oggi, Serena lavora come Off-Brand Development Manager, un ruolo che va ben oltre la comunicazione tradizionale. Il suo lavoro è connettere persone, idee e settori per costruire esperienze e partnership che siano tanto significative quanto misurabili.
“Guido con l’emozione, ma sempre con struttura, strategia e risultati. Le due cose non si escludono—sono complementari.”

La sua carriera si è mossa tra contesti creativi e corporate, ma è stata Londra a metterla davvero alla prova. “Questa città ha energia. È veloce, esigente, piena di ambizione. Mi ha costretta a crescere.” Un progetto in particolare—ad alta pressione e altissime aspettative—ha segnato un vero punto di svolta. “Mi ha messa alla prova in ogni aspetto, ma mi ha lasciato la lezione più importante: la mentalità è tutto.”
Da quel momento, la mentalità non è più stata solo un supporto, ma un vero strumento di leadership. “Nel nostro lavoro gli imprevisti sono la norma. Quello che conta è come reagisci—quanto riesci a restare lucida, flessibile, e guidare con chiarezza. È lì che si vede la leadership vera.”
Ed è proprio lì che lei brilla. Riconosciuta per la sua calma anche sotto pressione e la sua attenzione quasi maniacale ai dettagli, Serena dà il meglio di sé nei progetti che può seguire dall’inizio alla fine. Uno dei suoi preferiti? Un’attivazione per un brand di lusso, progettata interamente da lei. “Non si trattava solo di estetica, ma di storytelling. E ha funzionato: visibilità immediata, ma anche risultati di lungo periodo—nuove partnership, un posizionamento più forte, una connessione autentica con il pubblico.”
E qual è il suo “segreto”?
“Ascolto attivo. Ogni cliente è diverso, e il mio compito è capire chi sono davvero—e trasformarlo in un’esperienza su misura. Li coinvolgo nel processo, come collaboratori, non solo come committenti. È così che costruiamo qualcosa di autentico.”
Un altro valore fondamentale? La coerenza. “Fai esattamente ciò che dici di fare. Sempre. È così che si costruisce fiducia. E la fiducia, in questo lavoro, è tutto.”

Oggi, il suo focus è sullo sviluppo del business—soprattutto nei mercati in crescita come Roma e Dubai. “Sono città piene di opportunità. Sto costruendo collaborazioni con brand e investitori che vogliono qualcosa in più della semplice visibilità: vogliono evolvere.”
Per Serena, ogni progetto—che sia un evento, una collaborazione o un’attivazione—è un’occasione per rafforzare l’identità del brand e ampliare il suo impatto. “Un’esperienza ben progettata non è solo un momento: è uno strumento strategico. Può cambiare la percezione, creare fedeltà e aprire nuovi mercati.”
Guardando al futuro, il suo obiettivo è fondare una consulenza strategica tutta sua—uno studio che unisca visione, identità ed esecuzione per aiutare i brand a crescere con chiarezza e autenticità.
“Voglio essere un punto di riferimento per i brand che vogliono evolversi—non solo a livello visivo, ma anche nel modo in cui comunicano, si connettono e crescono. È questo il mio prossimo capitolo.”
E a giudicare dalla forza della sua visione, quel capitolo è già in scrittura—una decisione consapevole alla volta.